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Le cinque storie di "Uccelli rari ed esotici" poggiano sulla straordinaria capacità dei personaggi di vivere intensamente le loro vite. Un caleidoscopio dove i personaggi vivono realmente, autenticamente tra l'assurdo, il sordido, il "non detto", animati da intense passioni e da insanabili contraddizioni. María R. è mossa da forti pulsioni prodotte dalle ferite del passato e percepisce la vita come un deserto in cui prevale anche l'isolamento e il buio. Teresa immagina un mondo alternativo composto da forti desideri di libertà e di silenzio. "Il ruffiano malinconico" è un racconto sull'impostura e sulla violenza del potere contro le donne. Denuncia della violenza e dell'impunità della realtà. È una sorta di "inferno così temuto", dove l'umanità esiste in funzione della sua "contronarrazione" piena di desiderio, frustrazione, solitudine, esilio, incomunicabilità, violenza, insoddisfazione. Reina Roffé vuole farci vedere e restituire il senso dell'utopia che credevamo perduto, attraverso il suo modo di narrare.